Racconti
Piemonte 1945 (Fosse Salvavita) (2016)
Dopo l’insediamento della Repubblica Sociale Italiana (24 sett. 1943) e la ricostituzione delle relative milizie, in quelle terre a destra del Tanaro, di confine fra Langhe e Monferrato, estremo lembo della Repubblica di Alba, non erano affatto eccezionali le incursioni reciproche fra gli opposti schieramenti: al di là, i miliziani della Repubblica di Salò, spalleggiati a volte da truppe tedesche; al di qua, i partigiani. I nostri miravano in particolare a procacciarsi grano e vettovaglie di cui erano piuttosto carenti; gli altri puntavano a eliminare più partigiani possibile o a catturare ostaggi da utilizzare in vario modo: inviarli in Germania, fucilarli, chiedere riscatti, proporli qualche volta negli scambi di prigionieri. Ad entrambe le parti era dato spesso di conseguire gli obiettivi prescelti. Donde la necessità, per noi, di predisporre nascondigli da utilizzare nel corso dei loro attacchi (i famigerati rastrellamenti). Case, cantine, stalle e fienili erano rifugi piuttosto risaputi e rudimentali per poter eludere truppe bene organizzate e provviste addirittura di cani poliziotto addestrati in funzione anti-partigiana, di cui si dicevano meraviglie. Erano necessarie altre strategie. Le fosse scavate nel terreno si erano rivelate a volte di qualche utilità. Rimaneva però irrisolta la questione fiuto dei cani... Leggi tutto il racconto »
Capelli al vento e via...(2016)
Correva l’anno 1953. Da una settimana in casa non si parlava d’altro: la Pinerolo-Sestriere, corsa di regolarità per auto di ogni tipo.
Finalmente il giorno era arrivato. E l’ora, il minuto e… la bandierina si era alzata! Il motore aveva ruggito docilmente; poi il via! La vettura n. 4 si era mossa adagio: era una gara di regolarità, non era mica il caso di far slittare le gomme. La folla applaudì convinta: 20 anni, da due anni al volante, capelli al vento, occhiali da aviatore, fazzoletto di seta gialla al collo… Gli applausi proseguirono per un buon tratto lungo le vie di Pinerolo: folla sorridente, amica, generosa, bella.
Era molto bella anche la macchina: una Topolino A nera, nuova, lucente, ben rifinita, con autoradio (i miei avevano la rappresentanza della “Autoradio Condor” per Torino). Zio Giovanni me l’aveva affidata senza nemmeno troppe raccomandazioni. Forse pensava di utilizzarmi qualche volta come autista e quello sarebbe stato il mio diploma di abilitazione... Leggi tutto il racconto »
Quello slow con Lana Turner (2015)
A quel tempo, correva l'anno 1953, la città sede dell'industria cinematografica italiana era Torino: alla F.E.R.T. Soltanto negli anni successivi questa fu trasferita a Roma e divenne "CINECITTÀ".
Stavano girando un film della serie Salgari: "I misteri della giungla nera". Ad interpretare Tremal Naik, braccio destro di Sandokan, era l'attore americano Lex Barker, magnifico esemplare umano: altezza quasi 2 metri, perfettamente proporzionato, un viso bellissimo (era l'attore subentrato a Johnny Weissmuller nel ruolo di Tarzan).
Che c'entro io in tutto questo!?
Ero lì come medico: accompagnavo Carla Calò, attrice cinematografica palermitana, già affermata allora e indiscussa protagonista del palcoscenico fino a pochi anni fa, che era giunta due giorni prima per qualche consulto al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Vecchio di Torino, una notte in cui io ero di guardia. Era stata ricoverata per un breve periodo al reparto pensionanti della Divisione di Medicina Generale diretta dal Prof. Guido Usseglio... Leggi tutto il racconto »
Articoli di Giornale
Quell'attacco di emicrania senza mal di testa
L'attacco di emicrania non è soltanto mal di testa, anche se il dolore è spesso il sintomo che coinvolge più emotivamente il paziente. Ci sono anche, in misura più o meno evidente, manifestazioni collaterali come
malessere, spossatezza, nausea, a volte disturbi visivi, vertigini...
E' noto d'altra parte, fra gli addetti ai lavori, che per formulare una diagnosi di malattia cefalalgica non è indispensabile la coesistenza di cefalea e sintomatologia collaterale, in quanto quest'ultima può
manifestarsi in modo relativamente indipendente dalla prima: può precedere di minuti o di ore il dolore, ma a volte anche di un paio di giorni; può sovrastare, per l'intensità dei sintomi, una cefalea di scarso
rilievo, tale da non essere neppure riferita dal paziente o da essere agevolmente inibita dall'assunzione di farmaci sintomatici da banco...
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È mal di testa oppure infarto?
Non sempre esiste un rapporto diretto fra gravità dei sintomi ed entità del danno (anatomico). Un esempio tipico è l'emicrania, nella quale, anche dopo le più violente crisi di mal di testa, è pressoché costante
il ripristino dell'efficienza abituale.
Previsioni ampiamente favorevoli, dunque, non solo per il dolore ma anche per i disturbi che lo accompagnano e che, in altre circostanze, farebbero prospettare un'evoluzione non altrettanto benigna.
E' il caso della "Sindrome da estinzione rapida della crisi emicranica", così detta perché si manifesta in alcune forme di emicrania senz'aura (la forma più comune di mal di testa), di solito all'inizio della
fase di estinzione del dolore alla testa...
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Pubblicazioni Scientifiche
Proposta di classificazione patogenetica dell'emicrania oftalmoplegica
[...] "Emicrania Oftalmoplegica": va premesso che nella sua esposizione l'IHS ha voluto ancorarsi ad una rigorosa obiettività, rifiutando ogni precedente tesi o terminologia non supportata da dati obiettivi e
consolidati. Quindi col termine "plegico" essa ha inteso riferirsi ad una patogenesi neurogena dei deficit. Nessuno parlerebbe di plegia in un dito a scatto o in una mandibola fissata in lussazione.
Esistono per contro casi di deficit post-emicranici della motilità oculare, precisamente a carico del muscolo obliquo superiore, di origine non neurogena, nel senso che si tratta di un grippaggio
del complesso miofasciale-tendineo a livello della troclea, con conseguente diplopia, in situazione di edema neurogenico emicranico...
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Proposal for a pathogenetic classification of ophthalmoplegic migraine
The finding of postmigrainous defects of ocular motility, without neurogenic origin (to be more precise: involving the superior oblique muscle, due to jamming of the myofascial-tendinous complex at the level of the trochlea, with subsequent diplopia and in the presence of migrainous neurogenic oedema) questions the picture of Ophthalmoplegic Migraine offered by the International Headache Society. The writer examines here the pathogenesis of the motor defect in the districts of the III nerve, of the IV, of the M and of the VII, pointing out the unreliability of the election of the cavernous sinus as the site of the pathogenetic mechanism of the damage. He furthermore suggests the epidemiological revaluation of the defect of the intrinsic motility in O.M. ... Leggi tutto l'articolo »
A pathogenetic classification of the so-colled Ophtalmoplegic Migraine (O.M.)
The oculomotor - III cranial nerve - (according to some authors, in 90% of the cases of O.M.). Muscles involved: superior, medial and inferior rectus, levator palpebrae superioris, inferior oblique (extrinsic muscles); ciliary and sphincter pupillae (intrinsic muscles). Mechanism: interruption of axonal flow and nervous conduction due to a compression by the posterior cerebral and anterior cerebellar arteries on the nenous roots or on the nene at their emergence from the brainstem to the interpeduncular cistern, in the presence of vasodilation and migrainous oedema... Leggi tutta la classificazione »